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Atalanta-Empoli, le pagelle della Dea: la solita macchina perfetta; Cortinovis sembra Nureev

Le pagelle dei neroazzurri

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Ndiaye 6,5: sarebbe uno spettatore, chiamato in causa soltanto per i retropassaggi, ma la sicurezza che da, soprattutto fuori dai pali, all'interno di tutta l'area, non è da sottovalutare.

Bergonzi 7: spinge, si sovrappone, crossa e propone. Non è Dani Alves ma certamente un affidabile terzino.

Heidenreich 7: sostituire Okoli non è semplice ma lui ci riesce bene e con tranquillità. Il 'muro' continua a reggere.

Guth 7: la solita eleganza, personalità e fisicità impreziosite con un goal. Dal 75° Milani 6: prende posizione respinge gli ultimi assalti, di disperazione, empolese.

Brogni 6,5: anche lui sa qual'è il suo compito sulla fascia: e ci riesce.

Finardi 6: fa riposare Gyabuaa e non lo fa rimpiangere.

Panada 6: diverso da Da Riva, si abbassa come lui e 'preso per mano' da Cortinovis da il suo contributo. Dal 78° Italeng s.v.: fa rifiatare Panada.

Cortinovis 7,5: non è russo, non danza ma da come tocca il pallone sembra vedere una coreografia del e con il mitico ballerino russo Rudol'f C. Nureev. È di un'altra categoria, e si vede. Tocca il pallone come pochi e dalle movenze ricorda molto Domenico Morfeo, anche lui passato da queste parti. Ma guarda un po'!? Dal 75° Signori 6: in un grande stadio, dopo una gara come quella giocata da Cortinovis, il suo ingresso servirebbe per la standing ovation per il giocatore che sostituisce. 

Ghisleni 6,5: con Bergonzi costringe Adamoli a stare dietro e ad appoggiare bene nella manovra offensiva, regalandosi il goal con la complicità della difesa empolese. Dal 65° Traoré 6: entra subito nel vivo delle azioni. Solita tecnica e spinta, con un esterno del palo colpito.

Colley 6,5: ce la mette tutta per segnare ma oggi, per lui, la palla decide di non entrare. Tre goal, nitidi, mangiati nel primo tempo, una traversa nel secondo e tanto sacrificio.

Cambiaghi 6,5: recupera la palla smanacciata da Hvalić servendo Ghisleni per l'1-0 ed è sempre presente là davanti. Dal 65° Ghislandi 6,5: sa cosa deve fare, come tutti, e si regala, il goal personale, il quarto della squadra, sul fischio finale.

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