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ESCLUSIVA MP – Trapani, parla il direttore Porchia: “Grande prima parte di stagione, siamo in alto e non ci nascondiamo. Puntiamo a migliorarci”.
Trapani, le parole del direttore Porchia in questa intervista esclusiva.
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Una prima parte di stagione vissuta ad alti levelli, un secondo posto a meno sei dalla capolista, un ruolino fatto di 7 vittorie, 3 pareggi e solo 2 sconfitte, la miglior divesa del girone: questi sono solo alcuni numeri del girone di andata del Trapani di mister Scurto e del responsabile del settore giovanile dei granata Sandro Porchia. In esclusiva ai nostri microfoni, il dirigente dei siciliani ha analizzato questa prima parte di stagione.
Siete secondi in classifica con un ruolino niente male, fatto di sette vittorie, tre pareggi e solo due sconfitte, dove vuole arrivare questo Trapani?
"Stiamo facendo un'ottima stagione, i ragazzi si impegnano, si divertono e si stanno mettendo in mostra. Ad inizio stagione non pensavo di trovarci in questa posizione di classifica, ma guardando le prestazioni non sono affatto sorpreso. Il lavoro dello staff tecnico è esemplare e questi risultati sono la prova che stiamo facendo bene sotto tanti punti di vista".
Miglior difesa del girone, ma un attacco meno prolifico, come mai?
"La fase difensiva è un lavoro collettivo che parte dagli attaccanti, il mister chiede loro un grande sacrificio, anche in termini di energie fisiche, che a volte pregiudica la loro lucidità sotto porta".
La vostra è una formazione neopromossa, con un badget limitato rispetto a società di caratura superiore; quale è il vostro segreto?
"Nessun segreto particolare, solo un grande lavoro alle spalle. I risultati sono solo la punta di un iceberg che cela viaggi, rapporti, intuizioni, gioco di squadra e tanto impegno. I meriti però sono di uno solo ma di tutto lo staff che lavora per raggiungere il miglior risultato possibile, con ciò che si ha a disposizione. È anche un'opportunità per puntare molto sul territorio, il nostro bacino di attenzione parte ovviamente da qui per poi allargarsi; non abbiamo certo i mezzi dei club più blasonati ma proviamo a fare ugualmente bene".
Dopo l'avventura al Palermo si è riproposto il binomio Porchia-Scurto, che rapporto c'è tra di voi?
"Dopo tutti questi anni, oltre a una stima reciproca c'è anche un ottimo rapporto di amicizia. Mister Scurto sta dando prova, ancora una volta, delle sue doti da allenatore, riesce ad ottenere il massimo dai giocatori che ha a disposizione. È un grande professionista e una persona seria. Pensavo che questa estate avrebbe finalmente fatto il salto tra i professionisti ma ciò non si è concretizzato e allora siamo riusciti a portarlo qui al Trapani e con lui anche il preparatore atletico".
Pensa sia sottovalutato?
"No, non credo… Nel marzo 2019 ha ricevuto il premio Maestrelli come migliore allenatore italiano del Settore Giovanile – per i risultati ottenuti alla guida della Primavera del Palermo – semplicemente non ha ancora avuto l'opportunità di allenare "i grandi" ma gli auguro di poterlo fare al più presto".
Su questo campionato, c'è qualche squadra che l'ha sorpresa in negativo o in positivo?
"È un campionato molto equilibrato, squadre come Salernitana e Juve Stabia che occupano gli ultimi posti in graduatoria sono formazioni che ci hanno dato del filo da torcere, ogni partita nasconde delle insidie: non ci sono partite facili. Non mi sorprende neanche l'Ascoli in vetta alla classifica, è una squadra che è stata costruita per vincere il torneo, noi siamo stati bravi a batterli, ma credo che sia la più temibile tra le squadre in lizza per la lotta promozione".
A questo punto, quale è il vostro obiettivo?
"Siamo lì ed è inutile nasconderci, non abbiamo l'obbligo di vincere a tutti i costi ma porsi obiettivi è alla base della crescita per i ragazzi, alcuni non condividono questa idea, ma penso che abituare i giovani a giocare per raggiungere un trofeo, una finale o una promozione (o salvezza) e quindi avere un obiettivo, li possa spingere a fare semre meglio. Per adesso siamo in piena zona play-off a 6 punti dalla vetta, chissà…"
Il mercato si avvicina, qualche operazione nell'aria?
"Per adesso puntiamo a mantenere l'organico attuale, ma restiamo vigili per ciò che potrà accadere".
Torneo di Viareggio, ci state pensando?
"Per adesso siamo concentrati sul campionato, non ne abbiamo ancora parlato in società. Vedremo più avanti".
Facciamo un passo indietro e torniamo all'inizio di questa stagione. A giugno termina il rapporto con il Palermo e comincia quello con il Trapani, come ha vissuto questo cambiamento?
"I cambiamenti non sono mai facili, dopo quattro anni passati a Palermo per me cominciava un nuovo capitolo della mia vita. Sono felice di aver ricevuto la chiamata del Trapani e poter continuare a fare il lavoro che amo. Non nascondo una certa difficoltà perchè la mia famiglia è rimasta a Palermo e non posso vivere con loro a tempo pieno, però i sacrifici li facciamo un po' tutti".
Cosa augura a questo Trapani per il 2020?
"La salvezza per la prima squadra. Siamo ovviamente i primi tifosi e ci auguriamo che si possa raggiungere questo obiettivo. Siamo l'unico club siciliano a giocare in B e questo deve essere un motivo per spingerci a fare sempre meglio. A noi del settore giovanile di continuare a lavorare come stiamo facendo e di poter portare quanti più ragazzi a fare il salto tra i professionisti".
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