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Nazionali Giovanili

Da Pafundi a Ciardi: poco spazio nei club, protagonisti in azzurro

La Nazionale continua a valorizzare i giovani

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Esultanza dell'Italia U21

Durante questa settimana di stop, la nazionale di Spalletti è riuscita a valorizzare numerosi giovani, sperimentandoli in occasione delle sfide amichevoli contro Venezuela ed Ecuador, così da verificare con attenzione il talento dei giovani che ha a disposizione e comprendere la possibilità della loro convocazione in occasione degli europei che si giocheranno quest’estate. Calciatori come Bellanova e Vicario hanno trovato spazio addirittura da titolari ed hanno dimostrato con un’ottima prestazione di essere all’altezza di un’eventuale convocazione. L’Italia però durante questi giorni sta facendo parlare di sé soprattutto grazie ai suoi azzurrini, che dopo la splendida annata vissuta l’anno scorso (in cui ha portato 4 squadre giovanili su 4 alle fasi finali delle rispettive competizioni), con buona probabilità riuscirà nell’intento anche quest’anno, visti i buoni risultati raggiunti fino ad ora. Molti dei protagonisti delle rispettive rose giovanili però, sono talenti giovanissimi e promettenti, che trovano paradossalmente molto più spazio in nazionale rispetto ai propri club di appartenenza. Basti pensare a nomi come Camarda, Pafundi, Desplanches o Ciardi per esempio, che in situazioni diverse riescono ad esprimersi molto meglio con la nazionale, diventando protagonisti in azzurro.

Ma analizziamo insieme queste promesse del calcio italiano, osservando meglio il loro ruolo in ottica club e nazionale. 

Dall’Italia U16 all’U21: tutti gli impegni delle Nazionali giovanili

protagonisti in azzurro

Simone Pafundi

In azzurro per dimostrare

Abbiamo visto come molti giovani nel corso della loro carriera cerchino spazio all’estero così da poter giocare più partite e affermarsi, in modo tale da ritornare nel calcio che conta il prima possibile. Attualmente abbiamo numerosi esempi, che nel corso di questi giorni hanno dimostrato nel gruppo delle nazionali giovanili di essere cresciuti e di meritare più spazio in Italia. Stiamo parlando ad esempio di Simone Pafundi. Il classe 2006, che ha già esordito in Serie A con l’Udinese, al termine della scorsa stagione ha scelto di giocare nel campionato svizzero con la maglia del Losanna, senza effettivamente pentirsi della sua scelta e consigliandola ad altri giovani calciatori. Una strada simile la ha trovata anche il classe 2007 Alessandro Ciardi, in gol qualche giorno fa con l’Italia Under 17. Dopo il suo periodo nelle giovanili dell’Inter, il giovane talento ha deciso di interrompere, almeno momentaneamente, i rapporti con i club italiani, trasferendosi a Salisburgo, in Austria. Anche Sebastiano Desplanches, portiere classe 2003 di proprietà del Palermo, dopo un’avventura da protagonista nello scorso mondiale Under 20 (terminato con una sconfitta di misura in finale), non è ancora riuscito a giocare con i rosanero. Basti pensare infine che il calciatore più giovane ad aver esordito nella storia della Serie A, ovvero Francesco Camarda, che non riesce a trovare spazio in prima squadra con il Milan, giocando ancora nel campionato Primavera. 

protagonisti in azzurro

Luciano Spalletti

Il consiglio di Spalletti

Proprio qualche mese fa, il commissario tecnico della nazionale italiana Luciano Spalletti, si è espresso chiaramente sulla questione dei giovani, dando dei preziosi consigli per la fase delicata della carriera in cui si trovano. L’allenatore infatti ha affermato: “I calciatori giovani dopo aver fatto la primavera nei propri club non devono sedersi in panchina, non devono sedersi comodi ad aspettare che capiti qualcosa. Devono andare all’estero, magari in un calcio di secondo livello, però sempre di massima serie, a farsi le ossa. Per esempio ci sono squadre in Italia che sono piene di ragazzi che vengono dall’estero e che poi ambiscono a tornare nella propria nazione…essendo poi leader”.

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