Primavera 1
Esposito, Kumbulla, Traorè i pionieri della stagione: chi tra i Primavera troverà l’esordio?
Dagli esordi ai possibili ragazzi in rampa di lancio: i professionisti aprono le porte alla Primavera
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Il campionato Primavera 1 è salito si qualità negli ultimi anni compresi anche gli atleti partecipanti. Giocatori che hanno visto calcare i campi di Serie A e Serie B per una prima esperienza, ma anche per rimanere in pianta stabile nella prima squadra. Due in particore si sono fatti valere: il primo è l'attaccante Sebastiano Esposito dell'Inter in rete contro il Genoa dal dischetto, dove con i nerazzurri ha pure provato l'emozione della Champions League. L'altro esempio è Marash Kumbulla difensore dell'Hellas Verona che con mister Juric ha avuto una crescita esponenziale sin dal precampionato, quando il tecnico senza esitare lo ha voluto mettere al centro della retroguardia. Per il classe 2000 un gol all'attivo e il suo catellino è lievitato vertiginosamente fino ai 30 milioni. Oltre ai due più conosciuti troviamo anche altri giovani da segnalare: l'esordio con gol di Amad Traorè, attaccante dell'Atalanta, fucina di talenti continui, verso la riconquista del secondo titolo consecutivo in Primavera. Nella giornata del primo gol di Esposito, ha esordito Nicolò Rovella mediano del Genoa, che con Denilho Cleonise raggiunge quota due giovani lanciati in prima squadra nonostante il momento non sia dei più positivi per i rossoblù. Abbiamo visto anche il debutto di un figlio d'arte Daniel Maldini del Milan, figlio di Paolo. ma con un ruolo completamente opposto visto che occupa la posizione di trequartista o seconda punta. Anche la Serie B ha regalato degli esordi entrambi del ChievoVerona nell'annata più difficile dei suoi 90 anni di storia. Si tratta dell'attaccante Pietro Rovaglia e del centrocampista Emanuele Zuelli, debutto contro il Pordenone per il giovane mediano.
Esordi, gol ma non solo, nel Campionato Primavera sono tanti i talenti che stanno facendo parlare di sè e del proprio futuro. Ragazzi che stanno cullando il sogno di poter entrare nel mondo dei grandi e di restarci in pianta stabile con le rispettive squadre. Ecco, dunque, quali sono secondo noi di Mondoprimavera i ragazzi che da qui al termine della stagione possono esordire.
Istintivamente, per tecnica individuale, visione di gioco e vizio del gol, verrebbero quattro nomi: Riccardi e Calafiori della Roma, Cortinovis dell'Atalanta e Ladinetti del Cagliari. Purtroppo, però, bisogna tenere in considerazione fattori che possono compromettere o, meglio, rimandare questi esordi, e sono: allenatori che preferiscono fidarsi a giocatori di esperienza, già formati e squadre già consolidate, con un assetto tattico e uomini in grado di interpretare i compiti senza attese. Prendiamo Fonseca, ad esempio, che nel momento della stagione in cui il centrocampo era il reparto più martoriato dagli infortuni, ha preferito affidarsi allo spostamento di Mancini (difensore) piuttosto che fidarsi di un giovane di qualità come Riccardi; oppure prendiamo l'Atalanta: i giocatori esprimono un calcio spumeggiante, e di squadra, a memoria e pensare che un giovanissimo talento come Cortinovis possa sostituire El Papu Gómez, Iličić o anche un sorprendente Malinovs'kyj, sembra molto improbabile, in questo momento. Anche per l'ottimo regista di Canzi, Ladinetti, potrebbe valere il discorso di Alessio Riccardi, dove anche Maran, meno di Fonseca, preferisce affidarsi a qualche giocatore esperto ma visto che Pellegrini ('99) e Walukiewicz ('2000' come Ladinetti) sono riusciti a farsi largo e a collezionare già abbastanza presenze, anche per lui 'la speranza è l'ultima a morire. Ovviamente ci sarebbero anche altri che potrebbero esordire per ciò che stanno facendo, come Mulattieri (capocannoniere del Primavera 1 con 14 reti con la maglia dell'Inter) e Bianchi (Genoa), che tallona l'attaccante nerazzurro nella classifica marcatori, oppure già messi sull'attenti come Singo (difensore del Torino), Dalle Mura (Fiorentina) e Lovato, arrivato nel mercato di gennaio a Verona, sponda Hellas, dal Padova. Staremo a vedere. La qualità è alta e tanta. Bisogna attendere il momento propizio e farsi trovare pronti: per loro che giocano e per noi che ce li gustiamo.
Articolo di Matteo Zampini e Karim Dafirbillah
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