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Corvi, la parabola del predestinato: dal fallimento alla A con i crociati

Alla scoperta di Edoardo Corvi, portiere classe 2001 del Parma

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Parma Corvi Cocozzello

Foto: Aldo Cocozzello

Il Parma negli ultimi anni ha vissuto pagine nere della sua storia: non la prima volta, ma dopo le gloriosa gesta della squadra di fine anni '90 e inizi del nuovo millennio, ha toccato il gradino più basso con il fallimento del 2015. Uno sprofondare negli abissi, da dove i crociati hanno saputo rialzarsi e tornare in poco tempo nella massima serie. Se in Serie D capitan Lucarelli ha giurato fedeltà ai colori gialloblù, allo stesso tempo nel settore giovanile anche Edoardo Corvi ha deciso di restare nella squadra della sua città. Una parabola da vero predestinato per il classe 2001, che dal settore giovanile dopo il fallimento ora è il terzo portiere della prima squadra del Parma. Una storia che merita di essere raccontata, a maggior ragione per le doti tecniche e umane che il ragazzo ha dimostrato in questi anni. 

Facciamo un passo indietro però, perchè Edoardo nasce sì a Parma, ma vive in un paese di provincia, ovvero a Felino, dove a sei anni inizia a calcare per la prima volta i prati verdi della società rossoblù. Edoardo inizia subito in porta e sarà questo il suo destino, anche se l'anno prima di passare al Parma, il classe 2001 ha abbandonato le vesti dell'estremo difensore per spostarsi più avanti come centrocampista. Dopo una sola stagione, però, con l'insistenza del Parma, il ragazzo ha scelto di vestire la maglia crociata, ma stavolta da portiere. Dall'età di undici anni Edoardo ricopre il ruolo di portiere per il settore giovanile fino ad arrivare nella scorsa stagione in Primavera, ultimo gradino per diventare davvero grande. Le qualità del classe 2001 si vedevano già dai primi anni, ma con il tempo ha saputo migliorarsi e l'anno da centrocampista gli ha sicuramente giovato per capire la visione di gioco e poter essere abile con i piedi. Grazie alla sua tecnica ricorda molto Ter Stegen, portiere del Barcellona a cui il giovane Edoardo si ispira anche per il modo di giocare: bravo nelle uscite e reattivo tra i pali. Ragazzo che dimostra di avere un bel carattere dentro e fuori dal campo, Corvi sa farsi volere bene e ha dovuto, un po' anche per il ruolo che ricopre, superare la barriera della timidezza che lo frenava quando era più piccolo. Si cresce e si matura, ed Edoardo ha dimostrato già una maturità da ragazzo ben più grande dei soli 19 anni, tra l'altro da poco compiuti. 

Oltre al calcio Edoardo ha anche altri hobby, tra cui Basket e F1: se nel primo caso nei momenti di svago può dilettarsi anche con i compagni di squadra, nel secondo può solo affidarsi al joystick della playstation per divertirsi. Calcio, hobby e anche lo studio impegnano la vita del giovane portiere del Parma, che tra un allenamento e l'altro cerca di diplomarsi, essendo al quinto anno di ragioneria. Anche questo aspetto dimostra come il classe 2001 sia davvero un ragazzo con la testa sulle spalle e che sa cosa vuole nel proprio futuro. Determinazione, sicurezza e senso di appartenenza, sono queste le chiavi che hanno permesso ad Edoardo di crescere e di arrivare dal fallimento del Parma fino alla Serie A con questa maglia: è stato uno dei pochi a restare e uno dei pochi ad avere avuto questa costanza e questa voglia di arrivare. La strada è ancora lunga, ma noi di Mondoprimavera siamo convinti che il futuro per Edoardo possa essere roseo, per quanto ha fatto vedere in campo in queste stagioni: ovviamente, glielo auguriamo. 

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