Genoa
Il Genoa di El Sharaawy e Perin, una stagione da non dimenticare
Così il Genoa primavera alzò la coppa e puntò in alto
La notte dell'8 Giugno, il Genoa primavera festeggiava lo scudetto, un tuffo nel passato di quasi 10 anni fa. Il primo storico tricolore dei piccoli rossoblu, il terzo successo dell'era Chiappino. Per orientarci nell'albo d'oro stiamo parlando della stagione 2009/10: da tre anni Luca Chiappino governa le fila di una squadra perfetta nei suoi ingranaggi e un presidente Preziosi, lanciato nel mondo giovanile, porta il club a grandi risultati. Negli anni precedenti infatti, il Genoa primavera aveva già collezionato i successi di torneo di Viareggio e Coppa Italia.
Lo scudetto era nell'aria, per una squadra in lotta e sempre disposta a imporre il suo gioco anche durante gli appuntamenti più compicati, e quella stagione fu tutt'altro che semplice. I grifoncini nella fase finale della stagione 2009/10 si ritrovano al terzo posto, preceduti dalla Juventus e dai loro cugini blucerchiati. Le aspettative di vincere quei turni infernali non erano elevate, ma le emozioni non tardarono ad arrivare. Inizia la finalissima a Empoli. Una notte screziata da emozioni, ansie e aspettative come nelle finali più sentite di Champions League.
Sotto tutti quei riflettori, i giovani talenti lottavano a spron battuto e seguivano l'occhio vigile di mister Chiappino. Si scende in campo con il collaudato 4-3-3 e i grifoncini come sempre trovano i propri meccanismi. Tra quelle maglie è lecito soffermarsi sui "piccoli" eroi di quella notte, la quale coronò un'intera stagione. Il guardiano tra i pali, soprannonimato "gatto" come si addice ad un portiere con la sua caratura si chiamava Mattia Perin (ora grande protagonista nella porta di serie A). I protagonisti di quella orchestra studiata ad arte sono molti. Un gioiellino di origini egiziane si mette in luce tra un dribbling ubriacante e una capigliatura da fare già invidia ai calciatori più blasonati nel calcio che "conta", Stephan El Sharaawy mette in ginocchio l'Empoli con un irrefrenabile contropiede. I grifoncini hanno compiuto l'impresa, mani al cielo per festeggiare il primo successo giovanile in campionato. I sogni di quei grandi interpreti non finiranno di certo lì. Sturaro, Boakye, Ragusa, Cofie sono solo alcuni dei gioielli che hanno saputo gustare l'aria dei grandi palcoscenici tra presenze in serie A e trasferimenti per grossi club. Ma quel ricordo trafugato in questo tempo congelato, ritorna a far emozionare come uno dei fermo immagine più belli del nostro calcio primavera. Un primo appuntamento di questi ragazzi con la gloria calcistica.
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