Primavera 2B
Andrea Errico, quando il prestito non è una condanna ma un’opportunità
Il centrocampista romano, in prestito dal Frosinone alla Viterbese, promosso a pieni voti
I prestiti, fondamentalmente, servono a dare conferma alle qualità del giocatore, ad 'esplodere' senza pressioni, a 'farsi le ossa' con giocatori più esperti, se si tratta di ragazzi della Primavera. Capita che alcuni vedano i prestiti come una condanna, come una bocciatura, non riuscendo neanche a sentirsi a proprio agio nel nuovo ambiente, ed ecco qui che per molti passano, negli anni, da una squadra all'altra senza lasciare più traccia di quel talento osannato nei vivai e nelle Primavere. Per Andrea Errico, invece, vale la prima definizione, quella che dà libero sfogo al talento. Strano che la Roma si sia lasciata scappare questo ragazzo. Sì, perché Andrea tira i primi calci nella società giallorossa ma si forma tra la Lodigiani, prima, e il Savio, poi. A diciassette anni il suo passaggio al Frosinone, totalizzando 62 presenze 11 reti con la Primavera, fino a quest'estate, quando mister Nesta lo convoca per il ritiro, ripagando con buonissime prestazioni e meritandosi un ambiente che lo possa aiutare nella valorizzazione con maggiori occasioni rispetto ai 'Canarini', andando in prestito alla Viterbese. Ventotto presenze e due goal fino allo stop dei campionati. Un centrocampista tecnico che riesce a saltare facilmente l'avversario, affacciandosi spesso in attacco, e a dettare diligentemente i tempi della manovra, ispirandosi ad Iniesta; esterno o mezzala destra ma che non sfigura assolutamente come trequartista. Grazie a prestazioni di alto livello nella squadra giallonera, il mister Franceschini della Nazionale Under 20 decide di convocarlo per il Torneo Otto Nazioni, scendendo addirittura in campo il 18 novembre scorso, nel 4-2 contro la Svizzera, rilevando Vignato. Quello che dispiace è che non ha potuto esprimersi fino alla fine del campionato, per via dello stop dovuto al Covid19, di certo il Frosinone ha avuto le conferme che voleva, o desiderava di avere, mentre Andrea, con maturità, ha capito che questo prestito non poteva fargli che bene, grazie anche a quella fiducia datagli e che ha saputo ripagare con la continuità nelle prestazioni.
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