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Lecce

Samuele Oltremarini, lavoro e costanza sulla scia di CR7

Il focus sul giovane attaccante del Lecce Primavera

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Foto di Andrea Stella

Partenza a razzo in questa stagione per il Lecce di mister Vito Grieco che ha ben figurato in tutte le prime uscite, potando a casa 3 vittorie in 4 partite giocate. Protagonista indiscusso di tutti i match è sicuramente Samuele Oltremarini, punto fermo dell’attacco giallorosso che fino ad ora ha messo in mostra tutte le sue qualità, segnando 5 reti in queste 4 gare (che si vanno ad aggiungere ai 9 centri della scorsa stagione) e creando più di qualche grattacapo alle difese avversarie.

Il giovanissimo attaccante classe 2002, nativo di Gallipoli, è approdato al Lecce nel corso dello scorso anno, dopo aver vinto il campionato Juniores Regionale da sotto età con la scuola calcio Soccer Dream 2000 di Parabita guidata da Javier Chevanton. Dal suo arrivo tra le file della Primavera giallorossa, Samuele ha avuto una grande crescita che pian piano lo ha portato a diventare uno dei giocatori cardine della compagine u19, arrivando ad approdare anche in prima squadra, senza però mai trovare spazio.

Corsa, tecnica, visione e fiuto del gol sono alcune delle qualità che meglio lo rappresentano, oltre al fatto di saper svariare su tutto l’attacco e supportare i compagni anche in fase di costruzione. Vede la porta come pochi e in ogni occasione cerca il modo migliore per eludere le difese, sia con scatti, sia con dribbling, facendo del tiro la sua arma migliore, riuscendo ad inquadrare il bersaglio sia di testa sia di piede.

Amante del calcio a tutto tondo, il giocatore salentino non è un vero e proprio tifoso in quanto non esprime preferenza per nessuna squadra, seguendo tutte le partite per passione e per svago. Il suo modello d’ispirazione è Cristiano Ronaldo, ma non quello attuale, bensì il ragazzo che, partendo da nulla, è riuscito a raggiungere risultati inimmaginabili con costanza, perseveranza e duro lavoro, arrivando a diventare un campione a tutti gli effetti. Un modello ideale per un ragazzo come lui, uno dei pochi giovani semplici, cresciuti a pane e calcio, che, partendo da una squadra di periferia, lavorando duramente è riuscito ad approdare in una squadra un po’ più blasonata come il Lecce, completando il primo step di un percorso molto più grande che il giocatore vorrebbe portare a termine per raggiungere livelli più alti e portare tante soddisfazioni ai suoi genitori.

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