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Superlega Europea, come il calcio giovanile potrebbe cambiare
Nasce la Superlega, ecco cosa potrebbe succedere alle realtà giovanili
Sta destando scalpore, nelle ultime ore, il progetto finanziato dall’ECA e da Agnelli per l’istituzione della nuova Superlega Europea. La formula prevederebbe quindi una competizione con un format tutto nuovo: un totale di 20 squadre (15 già note e 5 previste su invito) divise in due gironi da 10 di cui, le prime tre di ognuno di questi, si qualificherebbero ai quarti di finale; rimarrebbero quindi aperti due slot che, in base alla classifica, verrebbero contesi tra le quarte e le quinte classificate dei rispettivi raggruppamenti. La fase finale, la Final Eight, molto probabilmente sarebbe prevista per Maggio e giocata in campo neutro. Abbiamo quindi fatto chiarezza sul destino delle big europee ma, la domanda che più ci interessa, è “Che conseguenze avrà il calcio giovanile?”.
Sembra ancora tutto da stabilire ma, con molta probabilità – scrive Tuttosport – le squadre che aderiranno al progetto nascente, in pieno disaccordo con le idee Uefa (pronta ad intavolare una causa legale di 50 miliardi), precluderanno il loro stesso accesso a Serie A e Primavera, così come agli altri campionati giovanili. Poco male in realtà, dal loro punto di vista, almeno per quanto riguarda il fattore economico, perché l’introito iniziale al momento dell’iscrizione per gli stessi club ammonterebbe a circa 350 milioni di euro.
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