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Primavera 1, i jolly del campionato: chi segna di più dalla panchina

A guidare la classifica è Scienza, inseguono gli altri

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Scienza Juventus - FABIO PANELLA

L’asso nella manica, o jolly, un concetto che nel calcio acquista sempre più credibilità. Oltre alla deriva dei ruoli, uno sport che punta sempre più alla funzione in campo e non al pezzo di rettangolo verde calpestato, accetta di buon grado quei profili che con poco spazio per incidere mettono numeri importanti per indirizzare la stagione. Scopriamo chi fa la differenza maggiormente con i propri cambi nel Primavera 1.

Prima Scienza, poi tutti gli altri

Prendiamo in prestito la massima che Mancini utilizzò al momento delle prime convocazioni in nazionale maggiore di Pafundi, decostruendone anche un po’ il significato. Guida questa speciale classifica la Juventus, con due profili nella Top 10: Michele Scienza e Alessio Vacca contribuiscono per 8 gol e 1 assist a minutaggio ridotto; sono 786 i minuti messi insieme da subentrati, che producono una media in combinata spaventosa, di quasi un gol ogni novanta minuti alzandosi dalla panchina. Più staccato Alessandro Dentale, unico esponente del Verona in top 10 con 4 centri in dieci partite da subentrato. Seguono Ekhator e Omar Shakur, che con i propri ingressi hanno portato 4 gol e 3 assist al Genoa per alimentare una rimonta playoff altamente proibitiva. Fa sorridere, ma anche riflettere, la presenza di un giocatore totale come Berenbruch: curiosamente unico nerazzurro in lista (al pari di Mosconi), ha segnato 2 reti non partendo da titolare; insomma, dal primo minuto o meno trova sempre il modo di incidere. 

Primavera 1

Dentale – Verona Primavera

Cosa raccontano questi dati 

Le statistiche sulla realizzazione dei subentrati hanno una doppia valenza: contestualizzare il peso delle panchine e dare i giusti meriti agli allenatori, che con le proprie scelte a partita in corso posso spostare gli equilibri. Paolo Montero è chiaramente in cima alla lista: lanciando nella mischia Scienza e Vacca ha potuto risolvere il derby d’Italia, ha pareggiato i conti contro la Roma e ha chiuso la pratica con la Fiorentina e nella stracittadina col Torino. Sommando il pareggio col Monza ispirato dall’assist di Vacca, sono undici punti pesantissimi, nell’economia di una stagione comunque sottotono e lontana dall’obiettivo minimo dei playoff. Segue Alessandro Agostini, che con gli ingressi di Ekhator e Omar Shakur porta a casa un bottino considerevole di otto punti. Insomma, il Primavera 1 conferma di andare di pari passo con l’evoluzione di un calcio dal respiro sempre più “europeo”, e questi dati ne sono l’ulteriore conferma. 

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Montero – Juventus Primavera 

 

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