Lecce, Corvino: “Dobbiamo tenere conto dei giovani, prima squadra e Settore Giovanile devono interagire”

Nel corso della conferenza di presentazione del neo Ds del Lecce Stefano Trinchera, l’attuale Dg  del club salentino Pantaleo Corvino ha speso delle parole su quanto fatto in questo periodo concentrandosi anche sul Settore Giovanile.

“Nel Settore Giovanile  non c’era nulla, ho chiesto gli straordinari a chi mi affianca, sto lavorando anche con il neo Ds Trinchera per creare quelle risorse tecniche e cercare che siano patrimonio per il club e in nove mesi siamo stati capaci di arrivare in Primavera 1. Adesso sarà difficilissimo restarci perché una Primavera è figlia di quanto esce da un settore giovanile che va dai Pulcini agli Esordienti ai Giovanissimi agli Allievi, figlia di un lavoro negli anni. Ritornando qui io mi son trovato con tante lacune. In questo momento il settore giovanile è priorità come la prima squadra perché è linfa per un club.  Mantenere la Primavera 1 sarà come vincere un campionato di serie A, ci troveremo con Primavere che hanno lavorato e migliorato negli anni. Noi, dando importanza al settore giovanile quanto la prima squadra, non possiamo creare un modello di calcio che non tenga conto del settore giovanile. Avere una prima squadra che non contempla gli esterni non vuol dire che io se ho il Milli della situazione lo devo regalare perché nella mia prima squadra non lo posso portare perché gioca con un modulo diverso. Dove c’è un responsabile di un settore giovanile e della prima squadra, che è il sottoscritto, può succedere per contingenza, come è successo lo scorso anno, ma non per pianificazione. Perché se l’allenatore vuole la difesa a 4, bene, 3 centrocampisti, bene ma deve contemplare anche gli esterni e l’attaccante. Quello che esce dal settore giovanile deve trovare collocazione in prima squadra. Se un giovane è bravo non posso dire ti vendo perché giochiamo senza esterni offensivi. Una cosa del genere non è giustificabile. Dobbiamo lavorare per un modello universale in cui settore giovanile e prima squadra devono interagire”.