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Imolese, Boscolo Chio: “Mi sto trovando bene. Emozioni uniche con la maglia dell’Inter. Idolo? E’…”

Le parole di Boscolo Chio ex Primavera dell’Inter

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Una lunga intervista quella rilasciata da Boscolo Chio ai microfoni di FC Inter News, dove ha parlato del presente e del futuro ripercorrendo un pò le sue stagioni dalla Primavera fino ad arrivare dove è oggi, ovvero all’Imolese. Ecco le sue parole: 

“Imolese? Per il momento sta andando bene, mi trovo bene con i compagni, con l’allenatore e con tutto l’ambiente. Vogliamo raggiungere la salvezza il prima possibile, puntiamo a non disputare i play out. Io devo crescere, innanzitutto cercherò di conquistarmi il posto da titolare, di segnare e di dare un contributo importante. Così per i prossimi anni potrò salire di categoria. Inizio positivo con un assist e diverse presenze? Sì, sono stato anche fortunato nell’assistere il mio compagno di squadra, ero lì davanti e ho fatto quello che dovevo. Chi mi aiuta di più? La rosa è molto giovane, ma i giocatori più esperti che ci aiutano ci sono, vedi il capitano Rossi, Rinaldi, Stanco. Avevo varie proposte dalla Lega Pro, l’Imolese è quella giusta per maturare e migliorare. Differenze fra Primavera e Lega Pro? Adesso si sente di più la partita, o meglio: pesano di più i tre punti, c’è una pressione differente. Non c’è tanta diversità nell’aspetto qualitativo, perché il campionato Primavera merita. È l’atmosfera che cambia, vai a giocare in stadi con molti più tifosi e si sente. Con chi sono rimasto in contatto? Casadei e Oristanio, ma sono rimasto in contatto con tutti. Inter? Sono arrivato a Milano a 14 anni, ho fatto tutta la trafila dall’Under 15 alla Primavera. Quando sei all’Inter diventa la tua seconda famiglia. Dal primo all’ultimo giorno mi sono trovato benissimo. Ti allena la mentalità. Sai che sei lì per vincere. E serve per abituarti a voler sempre cercare di aver la meglio dei tuoi avversari. Esperiena in Nazionale? Sì, con Pirola, Esposito, Bonfanti, Oristanio e Moretti. Trovarsi in Nazionale un compagno di squadra è comodo. Lo conosci di più e non devi trovare l’intesa. A livello internazionale abbiamo raggiunto buoni risultati, nel mondiale giovanile disputato siamo usciti contro il Brasile, che poi ha vinto la competizione. Italia-Brasile? Una bella emozione, quel torneo è stata una delle più belle esperienze personali a livello calcistico. Abbiamo affrontato giocatori che già allora facevano la differenza, come Kaio Jorge, che da poco ha firmato per la Juventus. Si capiva fosse forte e sarebbe arrivato lontano. Ex nerazzurri in rampa di lancio? Esposito, anche se Sebastiano gioca già ad un livello più alto. Lo stesso Oristanio secondo me arriverà a cimentarsi in un altissimo livello. E occhio a Pirola, che milita già in B: diventerà un giocatore molto forte. Satriano? Può sfondare, era stato il nostro capocannoniere in Primavera, oggi sta facendo ancora meglio, sono contento per lui e spero possa continuare così. Allenamento con la prima squadra dell’Inter? L’anno scorso è capitato, soprattutto ad ottobre, quando c’erano stati molti casi di covid. Per un mesetto mi sono allenato con loro. Che esperienza. Sono tutti giocatori fortissimi, seduta dopo seduta noi giovani potevamo migliorare, proprio grazie alla loro bravura. Chi mi ha impressionato della prima squadra? Se devo spendere solo un nome, faccio quello di Lautaro. Mi ha impressionato per qualità e forza. Come mi trovavo con la prima squadra? Benissimo, sia lui che i giocatori della prima squadra ci aiutavano a migliorare. A tal proposito devo dire che Handanovic è sempre stato capitano e leader della squadra. Si avvicinava a tutti noi giovani, ci consigliava personalmente e si capiva volesse essere utile per il nostro percorso di crescita. A chi mi ispiro? A Barella, per caratteristiche e per il fatto che ricopra il mio stesso ruolo. Allenarsi con lui una grande emozione. Ho cercato, osservandolo da vicino, a carpirne più segreti possibili dal suo modo di giocare e di muoversi. Ero lì solo per allenarmi, non l’ho ritenuto necessario dirgli fosse il mio idolo (ride, ndr). Però devo dire che pure lui con noi giovani era bravo e ha un carattere simpatico. Da giocherellone, frizzante e allegro, metteva tutti di buonumore.”

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