Top 11
Primavera 1, la top 11 del 2021
La miglior formazione dell’anno solare secondo MondoPrimavera.com
Gli ultimi giorni dell’anno portano un carico importante di riflessioni ad ognuno di noi, un vortice di emozioni contrastanti che si ramifica nella nostra mente lasciandoci sensazioni differenti a seconda di ciò che abbiamo guadagnato in termini di esperienze e obbiettivi prefissati. Noi di MondoPrimavera non ci siamo tirati indietro in un anno intenso in cui abbiamo riconquistato parte della nostra quotidianità: siamo tornati sui campi di calcio giovanile di tutta Italia, abbiamo seguito tutte le categorie U19 a livello professionistico, impegnandoci a mantenere la serietà e la puntualità che da anni contraddistingue il nostro portale. Ma, soprattutto, noi con voi abbiamo amato le giocate delle promesse del nostro paese, ci siamo esaltati ad aprire una finestra sul futuro del calcio italiano, quasi grati di poter riassaporare quel sapore a noi tanto caro di pallone allo stato puro che avevamo perso nel 2020. Ed è proprio l’estetica a renderci vivi, è proprio il bello ad incoraggiarci a sognare per il futuro. Abbiamo scelto la formazione dei ragazzi migliori nel corso della totalità del 2021 (con almeno una presenza in Primavera 1 sia nella stagione scorsa che in quella corrente) e abbiamo deciso di schierarli in un super-team di prospetti per ringraziarli di quello che ci hanno fatto vedere. Ce ne scorderemo diversi e ne lasceremo fuori altri che avrebbero meritato un citazione nonostante non rientrino nei criteri elencati sopra, ma restiamo convinti delle nostre scelte nonostante tutto.
Abbiamo deciso di disegnare la squadra attorno ad un 4321, mettendo più centrocampisti e qualità possibile.
DAVIDE MASTRANTONIO: Se Mourinho non avesse a disposizione l’ottimo Rui Patricio, per questo splendido portiere classe 2004 si aprirebbero le porte del grande calcio nell’immediato. Già nella scorsa stagione si giocava il posto da sotto età con Pietro Boer, poi quando l’estremo difensore classe 2002 è stato aggregato alla prima squadra ha preso le vesti di numero uno della Primavera giallorossa. Nazionale U18 azzurro, impressiona per la concentrazione tra i pali e l’esplosività quando viene ripetutamente chiamato in causa. La gara di quest’anno contro l’Inter è la perfetta sintesi del suo bagaglio tecnico: una partita di controllo con pochi pericoli in cui si esalta nel finale per mettere in cassaforte la vittoria. Sembra destinato ad altri 18 mesi alla corte di Alberto De Rossi per completare il suo percorso di crescita, ma occhio alle pazzie in tema giovani di Mou.
MATTIA ZANOTTI: Pochi dubbi anche su chi debba essere il padrone della fascia destra di questa formazione, anche se la crescita imperante di Filippo Missori della Roma ci ha fatto tentennare. Un 2021 in crescendo per il bresciano, affermatosi in Primavera prima con Madonna e ora con Chivu da vice-capitano, fino all’esordio in prima squadra contro il Cagliari. Senza fare voli pindarici, un esterno in grado di fare l’ala aggiunta con una corsa inesauribile e una lucidità tecnica invidiabile può fare comodo anche ai grandi. L’apprendistato della scorsa stagione da quinto a tutta fascia lo ha reso un prospetto completo pronto a vari livelli. Nazionale U19, manco a dirlo.
GIORGIO SCALVINI: Altro giro, altro esordiente. Ed è forse questo il dato più incoraggiante nel 2021 luminoso di Giorgio Scalvini. I debuttanti di Gasperini portano i nomi, tra gli altri, di Bastoni, Kulusevski e Barrow, in una formazione che applica un sistema difensivo difficilmente apprendibile nel giro di poco tempo. Sfruttando i vari infortunati il centrale classe 2003 sta trovando minutaggio in una big di Serie A. Alto, rapido e intelligente tatticamente, Scalvini è uno dei pupilli della Dea Primavera che ha trovato la finale nello scorso campionato. E quelle parole al miele di Gasp celano un avvenire entusiasmante per il ragazzo di Chiari.
ADAM OBERT: Le due squadre-miracolo del 2021 del campionato Primavera 1 sono la Sampdoria, classificatasi da prima in classifica alle scorse fasi finali, e il Cagliari, attualmente secondo in graduatoria dietro la Roma. L’unico punto in comune di queste realtà diametralmente opposte è Adam Obert, difensore centrale slovacco classe 2002. Una delle poche operazioni azzeccate dei sardi nell’ultimo periodo, che hanno prelevato a parametro zero questo roccioso prospetto dalla Samp dopo un percorso ammirevole nel settore giovanile blucerchiato. Sei presenze da fuori quota in U19 e poi le continue convocazioni di Walter Mazzarri, che viste le defezioni del pacchetto arretrato si è affidato al nativo di Bratislava. Il suo 2021 è infiocchettato da due apparizioni con la nazionale U21 del suo paese.
RICCARDO TURICCHIA: Sorprende per la compostezza e inganna con la sua postura ingobbita. Ma quando si punta la lente di ingrandimento sul suo modo di giocare, spicca per intelligenza tattica. E’ il terzino sinistro più continuo dell’anno, ha già racimolato 2 presenze anche con la Juventus U23 in Serie C, mentre in Primavera indossa spesso la fascia da capitano. Gli aspetti del suo bagaglio tecnico sono chiari: ottimo uso di entrambi i piedi e attitudine a giocare anche dentro il campo, partendo da esterno o da centrocampista aggiunto. Ma Turicchia sfonda le porte del cuore dei nostalgici per lo stile: solo 5 cartellini gialli da quando gioca alla Juventus a partire dall’U17, educazione e rispetto per l’avversario che sfociano in un gioco pulito e leale. Fattori che, statisticamente, non ti fanno vincere le partite, ma che elevano la figura di questo ragazzo ad esempi del calibro di Scirea, Baresi e Bergomi. Un cardine a cui aggrapparsi per riapprezzare qualcosa ormai sempre più raro.
CESARE CASADEI: Mezz’ala per convenzione, si inserisce nella florida generazione di centrocampisti italiani del 2003 che comprende i vari Miretti, Degli Innocenti e Fazzini. Incursore vero e proprio dei nerazzurri, spicca per le grandi doti negli inserimenti senza palla, qualità che gli permette di essere puntuale in zona gol spesso e volentieri. Sono 19 le reti messe a segno con la Primavera dell’Inter e Chivu sta plasmando questo eccitante prospetto in diverse zone del campo. Resta letale quando trova spazio per avanzare, dato che dispone anche di una tecnica di primo livello. Ma se siete qui conoscete molto bene il profilo di Cesare Casadei, punto fermo come il compagno Zanotti della nazionale U19 italiana.
KRISTJAN ASLLANI: Per lui la Primavera è, fortunatamente, una tantum in questa stagione: l’ultima presenza in campionato risale all’ultima vittoria del suo Empoli nel 2-0 contro la Fiorentina, poi è stato straordinario protagonista in Youth League contro la Stella Rossa. E’ l’uomo dei gol pesanti in finale contro l’Atalanta e proprio in Europa nel 5-0 interno contro i serbi, è lo specialista delle palle inattive di Buscè, ma è soprattutto il campione d’Italia che sta avendo l’impatto più significativo tra i grandi. Con Andreazzoli ha collezionato 6 gettoni in Serie A, entrando sempre dalla panchina. Segue le orme di un altro canterano azzurro, Samuele Ricci, e ha abbandonato la cabina di regia per fare l’interno o il trequartista. Ma, soprattutto, segue la filosofia di un club che lavora in maniera eccezionale tra prima squadra e settore giovanile. Presto diventerà un pezzo della nazionale maggiore albanese, per ora il 2021 gli ha anche regalato anche 5 presenze in U21.
ALESSANDRO BIANCO: Fino a prova contraria, è il giocatore più vincente di questa formazione. In una Fiorentina fuori dalla zona play-off sia quest’anno che l’anno scorso, il torinese si è fatto notare agli occhi di Vincenzo Italiano, che lo ha lanciato nella mischia per ben due volte in Coppa Italia, contro Cosenza e Benevento. E la Coppa Italia gli porta davvero bene, dato che ha trovato il successo in finale contro la Lazio con la Primavera, ma la bacheca è stata riaperta anche per inserire la Supercoppa conquistata ai danni dell’Empoli. 8 nel senso migliore del termine, 2002 in grado di trattare la palla con delicatezza da mezz’ala a e da mediano di palleggio. Protagonista anche con l’U20 azzurra.
TOMMASO BALDANZI: Sintetizzare con poche righe l’anno di Tommaso Baldanzi non darebbe merito al suo operato nell’anno solare, a tratti da fuori categoria. Gli abbiamo dedicato articoli, focus, podcast e approfondimenti vari, lo abbiamo seguito in tutte le gare che ha giocato tra campionato e Youth League. Non deve più dimostrare di meritare la Serie A. Peccato che la sua cavalcata si sia fermato su un infortunio alla caviglia che lo ha costretto a finire sotto i ferri il 20 dicembre. Auguri sinceri per il futuro Tommaso, a noi appassionati di calcio giovanile hai già dato anche troppo.
MICHELE BESAGGIO: L’unico giocatore che Shevchenko e Tassotti hanno veramente attenzionato dell’attuale Primavera rossoblù di Chiappino. E come potrebbe essere altrimenti: smaliziato come i professionisti più seri e ispirato come pochi con il pallone, indossa la maglia numero 10 come manifesto di superiorità tecnica rispetto ai compagni della categoria. Con i 9 gol stagionali dà la sensazione di essere il giocatore più completo del campionato Primavera, che sia per l’età o per il percorso di maturazione. Parallelamente, pare che necessiti di essere liberato per dimostrare il suo valore dove il pallone pesa di più. E, perché no, già da gennaio.
FELIX AFENA-GYAN: Inquadriamo un attimo la sua situazione dando qualche dato non del tutto risaputo: esordisce in Primavera il 14 marzo subentrando nella vittoria contro il Bologna per 1-0. Termina la stagione in U19 con 14 presenze e 4 gol, giocando anche i play-off con i giallorossi. In precedenza aveva totalizzato 7 presenze con 5 gol in U18 fermandosi proprio a marzo. All’inizio della nuova stagione in Primavera 1 segna 6 gol in 5 partite, poi passa dal “Tre fontane” allo stadio Olimpico. E’ il primo debuttante lanciato da Josè Mourinho, il 27 ottobre fa il suo esordio in Serie A contro il Cagliari, poi segna una doppietta da subentrato contro il Genoa a Marassi. Totalizza 6 presenze in totale con i grandi fino al termine del 2021 quando rifiuta la convocazione in Coppa d’Africa con la nazionale maggiore ghanese per concentrarsi sul club. In poche parole, è passato da giocare con l’U18 a rifiutare la nazionale maggiore perché elemento importante della prima squadra. Tutto in 9 mesi. Saranno anche freddi i numeri, ma dimostrano come Felix Afena-Gyan sia un prospetto bollente.
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