Viareggio Cup
Atalanta-Siena, le pagelle dei bianconeri: Di Giorgio miracoloso, Samba senza paura
Le pagelle della squadra di mister Negro
Di Giorgio 6,5: tiene a galla il Siena mantenendo inviolata la porta per i primi quarantacinque minuti. Nel secondo tempo non può nulla sui goal dell'Atalanta.
Fiorini 5 giornata difficile oggi per lui, non riesce a controllare le sgaloppate di Truosolo che spessa sfrutta i movimenti dei suo compagni di squadra per andare in superiorità numerica.
Mezzasomma 5,5: come il suo compagno di squadra anche lui soffre la vivacità degli esterni orobici, cerca di partecipare alla manovra ma con scarso esito.
Di Paola 6: in fase difensiva si abbassa formando una difesa a cinque; è il più coraggioso andando un paio di volte alla conclusione.
Samba 6,5: Senza ombra di dubbio è il migliore della difesa toscana, non teme il confronto fisico con Fisic, difficilmente perde la marcatura degli avversari e si mette in evidenza per due salvataggi provvidenziali.
Barontini 5,5: copre molto dando priorità alla fase difensiva, mette a disposizione grinta ed impegno. Grave l'errore sottoporta nel secondo tempo che avrebbe permesso alla Robur di riaprire i giochi.
Danielli 5,5: anche per il capitano oggi non va bene, prova a dare sostanza e qualità al centrocampo ma le sue giocate sono prevedibili da parte di avversari che fanno del pressing alto una carta vincente.
Alessi 5,5: lotte e fa a sportellate con un cliente scomodo come Saleh, non riesce però mai a rendersi pericoloso sotto porta.
Bejan 5: compie molte giocate in modo velleitario non cercando quasi mai il dialogo con i compagni, nella prima frazione dopo un fallo non fischiato reagisce a muso duro con l'arbitro che fa finta di niente graziandolo. ( dal 85' Fiorini.SV)
Hagbe Hagbe 6: è uno fra i pochi attaccanti a salvarsi, anche lui trova pochi spazi ma nel corso di partita per lo meno cerca di offrire spunti interessanti.
Pacini Gaeta 5: non entra mai in partita, non è mai un elemento fondante dellla manovra bianconera. ( dal 65' Muresan 5,5: l'ingresso in un momento così difficile della partita è un macigno per chiunque, non riesce ad entrare nel ritmo della gara).
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