Primavera 1
Obiettivo raggiunto: il Napoli riesce a conquistare la salvezza
Dopo 180′ nei play-out i partenopei sono riusciti a conquistare la salvezza
Missione compiuta. Il Napoli riesce, anche se attraverso ai play-out, riesce a conservare il proprio posto del campionato Primavera 1 dopo la promozione della passata stagione al termine di una stagione difficile, iniziata bene ma che si è complicata nel girone di ritorno. Centottanta minuti di fuoco gestiti bene dalla squadra di mister Frustalupi capace di recuperare il pareggio nella gara d’andata nei minuti di finale e colpire al momento giusto nel secondo tempo della gara di ritorno.
Ottimo lavoro di Frustalupi
C’è tanto del tecnico di Genova nella salvezza del Napoli nel massimo campionato italiano a livello giovanile. Il trainer, nonostante un girone d’andata estremamente positivo chiuso nelle posizioni play-off, ha sempre tenuto i piedi per terra puntando soltanto alla salvezza. Alla luce dei mancati investimenti da parte del Napoli che, neanche a gennaio con la squadra in lotta per un posto nelle zone alte della classifica è intervenuto sul mercato, la rosa a disposizione del mister ha mostrato in molto circostanze l’inesperienza in un campionato comunque competitivo, contro formazioni che schieravano molti giocatori fuoriquota. Il mister ha lavorato sulla continuità tattica, ha saputo dare alla squadra una spina dorsale forte formata da Idasiak, passando da Hysaj, Saco fino a Ambrosino su cui far ruotare tutti i ragazzi. Un miglioramento netto anche dal punto di vista del gioco anche rispetto alla passata stagione in cui il Napoli ha conquistato la promozione a Parma nei play-off. L’anno prossima la sfida è doppia visto che vista la qualificazione in Champions League dei grandi, la formazione Primavera dovrà affrontare anche la Youth League.
Idasiak e Hysaj ministri della difesa
Insieme a Costanzo e Saco è stato uno dei pochissimi fuoriquota utilizzato da Frustalupi. Idasiak anche quest’anno ha dimostrato di essere un portiere importante e già pronto per il salto tra i grandi. E’ entrato nella rotazione della prima squadra dietro a Meret e Ospina, ha limitato gli errori ed è stato spesso decisivo come il rigore parato al 90′ su Besaggio nella gara di ritorno che poteva riaprire incredibilmente la gara. Davanti a lui c’è Daniel Hysaj ha mostrato già prova di essere un grande leader nonostante la giovane età, nato nel 2004. Non ha pagato il timore di giocare magari con attaccanti più grandi anzi, in coppia con capitan Costanzo ha dato solidità difensiva insieme a Barba e Manè. Il Napoli di Frustalupi, non solo per la Primavera, può guardare con attenzione al suo talento.
Saco leader della mediana
E’ forse, insieme ad Ambrosino, il migliore della stagione partenopea. Ottimo colpo a costo zero dal Milan, Saco con le sue grandi leve e la forza fisica ha fatto la differenza in numerose partite. Importante la sua duttilità in campo, ha dato dimostrazione che oltre nel centrocampo di sapere fare anche il trequartista e, quando mancava Ambrosino o nei finali di gara, l’attaccante. Importante l’apporto anche di Spavone, moto perpetuo in mezzo al campo con i numerosi palloni recuperati e Iaccarino, rientro da un lungo infortunio nel finale di stagione che ha saputo donare alla manovra partenopea nuova linfa vitale e tanta qualità. Si è dimostrato decisivo nei momenti importanti della stagione come nei play-out dove ha trovato sia la rete del pareggio all’andata a tempo scaduto e ha indirizzato la gara di ritorno, entrambi di testa.
Ambrosino re degli attaccanti
Venti reti stagionali, diciannove nella regular season. Al primo anno nel campionato Primavera 1 è stato il re dei marcatori superando attaccanti come Nasti, Di Stefano o Chibozo che hanno fatto comunque una stagione importante ma entrambi sono al secondo o anno. Al suo fianco, nel 3-4-2-1 disegnato da Frustalupi, nella trequarti ha avuto giocatori pieno di talenti come Pesce, D’Agostino, Vergara e Cioffi. Tutti in grado di avere colpi importanti ma, vista la giovane età, di non riuscire a dare continuità durante l’anno. Giocatori che hanno dato prova anche di una grande prova di sacrificio. Un esempio è D’Agostino capace di trovare prima il gol e poi sacrificarsi per tutta la gara in fase difensiva su Franco Carboni. Sarà con ogni probabilità sulle loro spalle il peso dell’attacco l’anno prossimo visto che Ambrosino, conteso da diverse squadre, potrebbe approdare tra i grandi e passare in Serie B.
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