Primavera 1
Inter U23? Baccin non nega: “Ci abbiamo pensato, vedremo se in futuro cambierà qualcosa”
Le parole di Dario Baccin dopo la conquista dello Scudetto con la Primavera
La stagione del campionato Primavera è andata in archivio con la vittoria del tricolore dell’Inter. Una partita ricca di emozioni e di storie sul rettangolo verde. Il teatro dei sogni del Mapei Stadium ha fatto in modo di vedere all’opera diversi talenti, che alla fine sono risultati decisivi. Cesare Casadei, classe 2003, è stato l’MVP delle Fasi Finali e anche grazie al suo gol di testa, marchio di fabbrica del centrocampista, ha dato il là alla rimonta nerazzurra. Insieme a lui ottima prova di Franco Carboni sull’out sinistro, un treno ad alta velocità con fermata Mapei Stadium o meglio Scudetto, perché anche in campo non si è mai fermato. La squadra di Chivu ha cambiato la partita inserendo nella ripresa diversi giocatori nati tra il 2004 e il 2005 un segnale che c’è una crescita importante del settore giovanile e c’è la voglia di anticipare le tempistiche. In questo senso potrebbe essere utile una seconda squadra, come la Juventus.
Un capitolo che meriterebbe essere approfondito siccome è di elevata importanza per portare sempre più giovani a giocare e crescere tra i professionisti. A tal proposito Dario Baccin, uno dei dirigenti dell’Inter che ha contribuito alla creazione della squadra Primavera, ha parlato dopo la vittoria dello Scudetto. Rimarcando che sarebbe fondamentale averla. “Under23? Ci stiamo pensando, ma al momento ci sono delle criticità. Se cambierà qualcosa vedremo di andare in quella direzione. La nostra situazione ci fa andare avanti così” così Baccin. La situazione è legata all’aspetto economico, ma in questo caso non sarebbe meglio incentivare la creazione di seconde squadre per permettere a quante più formazioni possibili di avere una U23 per far crescere i propri talenti? Pensiamo che uno dei modi per far crescere il nostro calcio sia anche questo, ovvero iniziare dove tutta Europa è già da diversi anni, ovvero inserire le seconde squadre in campionati professionistici. Ovviamente non è l’unica mancanza del nostro calcio, ma sicuramente può essere un buon passo per iniziare. La Juventus insegna e non a casa ad oggi può contare su Miretti, Soulé, Fagioli, Dragusin, De Winter e altri che proprio dopo la Primavera hanno avuto la possibilità di misurarsi con la Serie C e essere valutati da vicino dallo staff della prima squadra.
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