Primavera 1
Sassuolo-Roma, i punti di forza delle due squadre: l’analisi tattica
Le due squadre ai raggi X
E’ tempo di finale scudetto Primavera, è tempo di Sassuolo-Roma. Due squadre tra le piu’ esperte del campionato e con due allenatori amanti della tattica e del perfezionismo. Gli emiliani dopo la seconda partecipazione consecutiva ai playoff per una storica vittoria del campionato, i giallorossi per coronare la fine di un ciclo che regalerà al professionismo giocatori con G maiuscola. Ma bando alle ciance ed andiamo ad analizzare le due squadre.
La Roma di mister Guidi
Il tecnico toscano ha adottato per tutta la stagione il modulo 4-3-3, alternandolo, poco o niente, al 3-4-3. Nell’immagine successiva si può vedere come sia schierata in campo la Roma. Marin (12) tra i pali, con il portiere che mostrato in questa stagione di poter meritare già il professionismo. Riflessi, comunicazione e temperamento le sue caratteristiche principali. Per quanto riguarda la difesa Mannini (16), schierato sulla destra, in fase d’impostazione preferisce giocare in mezzo al campo, con l’avanzamento della posizione sul centrodestra di centrocampo. Dall’altro lato Oliveras (14) invece gioca a tutta fascia, permettendo a Cherubini (7) di attaccare l’area o aspettare lo scarico. A centrocampo la completezza di Romano (37) davanti la difesa permette a Pagano (10) e Pisilli (8) di giocare spensierati e poter decidere se attaccare la profondità alle spalle della difesa creati dal movimento incontro di Alessio (24). L’ultimo baluardo d’attacco Joao Costa (11) – nel caso della partita contro la Lazio – libero di agire sulla zona offensiva di destra.
Il Sassuolo di Emiliano Bigica
Mister Bigica invece risponde con un 4-3-3 ibrido. Come visto nel focus nelle partite con Atalanta e Inter, il Sassuolo ha un’arma importante a propria disposizione, la consapevolezza nei propri mezzi. In porta Theiner (1), con la difesa a quattro che vede Falasca (37) piu’ difensivo con Loeffen (4) e Corradini (64) a fare da schermo al portiere. Menzione particolare per Cinquegrano (2) che parte come terzino ma effettivamente è un’esterno a tutto campo. A centrocampo Lopes (18) davanti la difesa con Leone (10) e Kumi (8) mezzali, quest’ultimo in fase di pressione senza palla diventa l’esterno destro della squadra. Davanti Russo (9), con alle spalle Bruno (21) e Knezovic (17) che agisce piu’ largo con l’altro trequarti che spazia sulla trequarti.
La chiave della partita
La chiave della partita sarà a centrocampo, dove la corsa e la fisicità di Leone e Kumi andranno scontrarsi con l’estro e la fantasia di Pagano e Pisilli, con i due costruttori di gioco Lopes e Romano che dovranno essere bravi ad intermediare e gestire entrambe le fasi di gioco. Interessante sarà anche lo scontro ravvicinato tra Oliveras e Cinquegrano sulla fascia. Tanti tatticismi e tante scelte che ci diranno chi si laureerà campione d’Italia, anche se poi, come da pronostico, ogni gara è una storia a se.
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