Primavera 1
“11 e Lode” – Primavera 1, i migliori della stagione
Eletto il migliore undici del campionato Primavera 1
Nella giornata di venerdì si è chiuso il campionato Primavera 1, a far calare il sipario sulla massima competizione giovanile la finale scudetto Sassuolo-Roma, che al termine dei novanta minuti ha visto trionfare i neroverdi di Emiliano Bigica, autore di un’impresa eccezionale. Come ogni anno al termine della competizione la redazione di Mondo Primavera stila la sua Top 11, andando a scegliere i giocatori che meriteranno di far parte della formazione. Ma bando alle ciance e andiamo a vedere i ragazzi scelti.
La difesa
Daniel Theiner è stato scelto come miglior portiere. Il classe 2004 da quando è arrivato a Sassuolo ha vinto prima la Viareggio Cup e poi lo scudetto, diventando in poco tempo un punto fisso dello scacchiere di Bigica. In difesa Matteo Falasca prende il posto sulla sinistra. L’ex Roma è stato autore di un ottimo campionato per rendimento e costanza, poi ha alzato il livello nel post season. Al centro Jan Carlo Simic e Alessandro Dellavalle. Il centrale del Milan ha dimostrato, anche con l’esordio in Serie A, di poter competere ad alti livelli e di essere fuori categoria in Primavera, stesso discorso per il granata che ha giganteggiato per tutta la stagione in mezzo alla difesa del Torino. A completare il pacchetto difensivo Mattia Mannini. Classe 2006 ma che ha nel corso della stagione si è distinto per corsa, intensità e la facilità d’interpretazione di entrambe le fasi di gioco.
Il centrocampo
Davanti la difesa sembra alquanto scontato inserire Aleksandar Stankovic, mediano dotato di intelligenza tattica e buona gamba che ha disputato una stagione eccezionale con l’Inter di mister Chivu. Nel ruolo di mezzali prendono il posto Kevin Zeroli e Jacopo Sardo. Il primo, in forza al Milan, non ha bisogno di presentazioni in quanto gioca ad alti livelli già ormai da due stagioni, il secondo è una sorpresa di una Lazio che da neo promossa ha conquistato una terza posizione che poi gli è valsa i playoff. Grinta, tecnica e la grande abilità di concludere a rete le sue qualità principali.
L’attacco
A sinistra non possiamo che mettere Sana Fernandes. L’ala classe 2006 si è distinto per tecnica, velocità e costanza di rendimento, mettendo a referto 10 assist e 6 in stagione. A destra il posto è di Dominic Vavassori, autore di una stagione strepitosa dove ha aiutato la sua Atalanta a conquistare i playoff scudetto. 11 gol e 8 assist il suo score. A chiudere l’undici titolare Flavio Russo, il protagonista di questo campionato. Bomber del torneo, bomber dei playoff e titolo conquistato. Il futuro del classe 2004 siciliano sarà brillante.
La panchina
Renato Bellucci Marin è stato autore di una grande stagione con la maglia della Roma, peccato solo per la finale scudetto. Simone Cinquegrano e Francesco Stante invece hanno brillato per concretezza e costanza, il primo ha poi conquistato la coppa, mentre il secondo ha chiuso il campionato in prima posizione per poi abbandonare i playoff proprio contro i neroverdi. Justin Kumi è stato autore di un campionato strepitoso, che con molta probabilità lo lancerà nel calcio che conta. Diverso il discorso per Alessandro Romano, che ha preso in mano le redini del centrocampo della Roma a metà stagione, chiudendo in crescendo il campionato. Menzione d’onore per Vanja Vlahovic, che dopo 19 gol in 20 partite ha lasciato la competizione Primavera per sposare la causa U23.
La rivelazione
Senza ombra di dubbio la rivelazione dell’anno è andata a Mattia Liberali. Fantasista classe 2007 di proprietà del Milan che Ignazio Abate ha lanciato nel campionato Primavera due anni sotto età. Il ragazzo non ha deluso le aspettative sembrando già a suo agio in un panorama che potrebbe lanciarlo nel professionismo. Protagonista anche con l’Italia Under 17 di mister Favo, impegnata in questi giorni nell’Europeo di categoria.
Il mister
Senza troppi giri di parole il premio è stato assegnato a Emiliano Bigica, padre di un progetto iniziato qualche anno fa e portato avanti con le sue idee e la sua identità, vincendo uno scudetto storico in una piazza che non aveva mai brillato come in questi anni in ambito giovanile. Vittoria che fa morale e che dona un pò di tranquillità anche in vista della prossima stagione, visto che i grandi dovranno ripartire dalla Serie B.
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