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Torino-Juventus, le pagelle dei granata: Jurgens illude, Dell’Aquila fa e disfa

Le pagelle dei ragazzi di Scurto

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Herbert Ansah

Passador 6,5: voto non usuale per un portiere che deve raccogliere la palla dalla rete quattro volte, eppure ha dimostrato ancora una volta di essere completo tra i pali e di avere riflessi fuori categoria. Ha salvato dal tracollo il Toro nel finale della prima frazione, non ha retto l’impeto della Juventus nel finale, ma non ha colpe.

N’Guessan 6: quel quarto d’ora finale e l’autogol offuscano un match giocato ai limiti della perfezione, annullando Mancini e Turco con letture e forza granitica. Peccato.

Gineitis 7: roccioso, vola sul prato del Piola per 70 minuti, sbanda anche lui negli ultimi 15. Un vizio capitale sprecare quanto di meraviglioso aveva fatto vedere prima del 3-3.

Caccavo 7: lotta su ogni centimetro di campo e trasforma uno dei pochi palloni che vede passare nell’area di rigore; fiuto del gol e senso del dovere per lui. Dal 57′ Ciammaglichella 6: entra per dare brio ad un Torino che stava perdendo tonalità, finisce per sbiadirsi anche lui dopo dieci minuti a marce alte.

Dell’Aquila 6: si gioca tutto con quell’errore nel finale; sbaglia nel concetto, cercando un pallonetto che è fuori contesto in un finale così concitato. Prima del fattaccio, dispensa calcio e qualità, ma dopo di esso si consegna agli avversari staccando la spina mentalmente. Dall’84’ Njie S.V. 

Jurgens 8: devastante, due gol da fenomeno assoluto e un palo in campo aperto dopo una cavalcata da stallone di razza; in più, condisce il tutto con rifiniture di qualità e una fame che lo portano all’apnea, esce solo perché stremato. dal 73′ Ansah S.V.

Antolini 6: come per il resto della squadra, esiste una sua partita prima del 75′ e una dopo; se nella prima opzione lo troviamo spesso in avanti a proporsi e quasi mai in difficoltà, nella seconda sembra spaventato e confuso.

Dellavalle 6: inutile ripeterci, prima del 3-2 è un giocatore, dopo quell’episodio perde certezze.

Dembele 5,5: ha sulla coscienza un errore fatale che costa il 3-3 ai suoi, il tutto macchia una prestazione che nel complesso era stata positiva e di grande spinta.

Weidmann 6: sparisce nei momenti decisivi, con le temperature alte del finale si scoglie come neve al sole, rovinando una partita buona dal punto di vista tattico e dell’impegno. dal 73′ D’Agostino S.V.

Ruszel 6: partita a metà, dominatore incontrastato e catalizzatore di palloni nella prima frazione, in debito di ossigeno nell’ultima mezz’ora. Dall’ 84′ Corona S.V.

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