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Hellas Verona

Hellas Verona-Torino, le pagelle degli scaligeri: Boseggia insuperabile, Bragantini straripante

Le pagelle dei padroni di casa

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FOTO: MARTINA CUTRONA

Boseggia 7,5: se questo portiere riesce a sistemare qualche problema a livello tecnico, il Verona avrà tra i pali un mostro di riflessi e solidità. Nella prima frazione è semplicemente una saracinesca perennemente abbassata, fondamentale in almeno quattro occasioni. Nella ripresa fa il leader vocale, telecomandando la difesa.

El Wafi 5,5: perde smalto a livello fisico nel finale, anche nel primo tempo non era stato perfetto.

Calabrese 6,5: autore di due partite nella partita. Nel primo tempo soffre terribilmente l’imprevedibilità e la classe degli avanti granata, nella ripresa cancella dal match la presenza di Caccavo e prende volentieri il vessillo di leader difensivo.

Schirone 6,5: molta quantità e gamba, da capitano si prende responsabilità in più rispetto ai compagni; propizia anche l’autorete che sposta gli equilibri. Dall’86’ Furini S.V.

Bernardi 6: prestazione non eclatante, ordinata a livello tattico ma scarsa in creatività. Dal 57′ Larsen 6: buono l’impatto con la gara, ha anche una chance per uccidere la partita ma colpisce male a tu per tu con Passador.

Riahi 6: impreciso nel primo tempo, meglio nella ripresa e paradossalmente dopo il cartellino, che lo responsabilizza ulteriormente. 

Gomez 7: qualità e quantità, un connubio importante come pane per gli affamati in casa Verona. Sale di condizione, al contrario degli altri, soprattutto nel finale di gara, quando sgasa più volte e sfilaccia il Torino.

Cazzadori 6: si nota a sprazzi, ogni tanto piazza qualche scatto che brucia l’erba del “Tavellin” ma si eclissa troppo facilmente. Dal 72′ Dentale 6: si muove molto sul fronte offensivo ma non sfonda sull’occasione più nitida, quella in cui Florio illumina servendolo a tu per tu con Passador ma l’attaccante sciupa perdendo il passo.

Ebenguè 5,5: tutte le prestazioni del pacchetto arretrato sono difficili da leggere, la sua lo è ancor di più; il Verona conduceva la gara, ma il classe 2003 faceva fatica a tenere sulla rapidità di Ansah e Corona, che gli hanno creato non pochi grattacapi. Dal 45′ Signorini 6: fa meno fatica del compagno, soprattutto nel finale in cui gli avversari erano in vistoso debito di ossigeno.

Bragantini 8: è sua la palma di migliore in campo, regala continuamente dei palloni per i compagni che dai suoi piedi escono come note musicali. Sempre molto armonioso nei movimenti e cattivo nell’attaccare le due linee difensive del Torino.

Cisse 5,5: è il più giovane nel rettangolo verde e paga questa inesperienza nella prima frazione, ma il ragazzo si farà perché ha dimostrato sprazzi di grande talento e voglia di crescere. Dal 57′ Florio 6,5: grande ingresso dalla panchina, tosto e deciso quando i contrasti si fanno più duri, millimetrico nella precisione con cui prova a pescare dei jolly nel mazzo per qualche compagno.

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